Il cuore dell’attività di Euphytos è il piccolo laboratorio di trasformazione, nel quale arrivano tutte le piante secche del nostro lavoro agricolo e le migliori erbe officinali biologiche e biodinamiche per le preparazioni erboristiche ed alimentari. 

Roberto, erborista diplomato all’Università di Urbino nel 1991, ha progettato il laboratorio intorno alla migliore tecnologia di trasformazione delle piante officinali; ogni produzione di Euphytos avviene infatti con gli estrattori ad ultrasuoni della ditta francese REUS, che da 40 anni costruisce apparecchi da laboratorio per piccole aziende e industrie alimentari, farmaceutiche e cosmetiche. 

Questa tecnologia sfrutta la proprietà degli ultrasuoni di produrre la cavitazione, cioè compressioni e decompressioni che, attivate nel nostro estrattore, si ripetono 25 mila volte al secondo. Liquido ed erbe macinate che sono dentro all’apparecchio, vibrano alla stessa frequenza degli ultrasuoni; la cavitazione crea micro bolle che implodono contro le membrane cellulari, le quali si aprono permettendo il trasferimento quasi istantaneo dei principi attivi dalle erbe al solvente, che può essere acqua, alcool, olio o altro liquido vegetale. I vantaggi dell’utilizzo degli ultrasuoni REUS sono riconosciuti dalle principali università europee, che ne hanno esaminato i risultati e descritto gli esiti su numerose riviste scientifiche internazionali. 

Le attrezzature altamente high-tech ci permettono di produrre sia i prodotti che trovi nel nostro shop on line sia semilavorati per aziende cosmetiche e farmaceutiche, italiane ed europee, alle quali forniamo estratti oleosi, idroalcolici, glicolici, glicerici e idroglicerici biologici certificati.

L’estrazione ad ultrasuoni è un procedimento ecosostenibile: necessita di un basso consumo energetico e non ha bisogno di solventi chimici tossici, pertanto è il processo fisico-meccanico più consigliato anche nei disciplinari di produzioni biologiche in quanto dà la possibilità di effettuare una estrazione totale, sia per quanto riguarda i principi attivi di base contenuti nella materia prima vegetale trattata che per quelli secondari, fino ad arrivare all’esaurimento della pianta trattata, in tempi eccezionalmente rapidi ed a una temperatura massima di 25°C, potendo così proteggere DNA e principi attivi, spesso termolabili.